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La storia del Rosso

Rosso: il colore dai significati opposti

In natura i colori hanno determinate funzioni: ad esempio i fiori sono colorati per attirare gli insetti e favorire l’impollinazione, oppure nel regno animale alcune specie si tingono per mostrare alcune sensazioni o emozioni. E poi ci siamo noi umani che veniamo influenzati dai colori che ci circondano… Dopo oro, argento e blu in questo articolo trattiamo del coloro rosso. Qualche anticipazione: un colore forte, che ha il potere di aumentare il battito cardiaco e di stimolare l’energia.

Passione e forza, pericolo e violenza. Le sfumature del rosso

Il rosso è il colore dai significati contrapposti per eccellenza. Se da una parte ricorda passione e amore, dall’altra rabbia e violenza. In Cina è particolarmente amato e lo dimostra il Drago Rosso, simbolo di prosperità. È il colore del cuore, del fuoco, della forza, del sangue che scorre nelle vene. Curiosità: una delle possibili derivazioni del nome di Adamo, primo uomo secondo la religione cattolica, è proprio “rosso”, come il colore del suolo da cui è stato generato. Rosso emblema di vita, ma talvolta emblema anche di morte, di guerra e del suo dio, Marte. Un rimando al potere che non è cambiato con il passare dei secoli, scelto per i mantelli degli antichi re prima e per il Red Carpet delle celebrità oggi.

Il rosso nella comunicazione

Ma dove lo troviamo? Dove viene usato? Il rosso in molti casi vuole indicare una situazione di pericolo, d’urgenza. Compare infatti nella segnaletica stradale, sui cartellini d’espulsione dalle partite sportive, per le spie dei veicoli… Cattura l’attenzione. È molto efficace nel marketing, per le pubblicità e per il packaging dei prodotti. Non a caso fa da protagonista per alcuni grandi marchi come Coca-Cola, McDonald o la Ferrari della Formula 1: tutti con l’obiettivo comune di “risaltare” tra gli altri, di “balzare all’occhio”, di essere i migliori. Fateci caso: il rosso è molto usato dai fast food… Perché? Perché stimola le azioni di impulso.

Quando si vuole mettere in campo una strategia di business bisogna innanzi tutto chiedersi cosa si vuole comunicare. Se la risposta è tranquillità o romanticismo, sarebbe saggio scartare il rosso dalle opzioni. Se invece si vuole invogliare all’acquisto, far sì che il cliente memorizzi la brand image, allora il rosso è l’ideale.

Tanti tipi di rosso

Quanti tipi di rosso conosci? Sono più di venti e varie sono le curiosità che li riguardano. Il rosso borgogna, ad esempio, prende il nome dal vino di Borgogna, francese, per la tonalità scura che lo caratterizza, tendente al bordeaux; l’amaranto è invece molto più chiaro e brillante, simile al cremisi. È il colore ufficiale di molte squadre calcistiche di Reggio Calabria, del Livorno e dell’Arezzo ed è identificativo di alcune facoltà universitarie italiane di ambito letterario/filosofico. Ma la lista è lunga, corallo, vinaccia, falun, granata, magenta, porpora…

Riassumendo, il rosso è un colore che spicca, che attira l’attenzione. Sinonimo di forza e di passione, è una tonalità, però, non sempre facile da usare.