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Creare un marchio vincente

Creare un marchio vincente. Dal cartaceo al web

Un marchio è ciò che viene in mente quando si pensa a un brand, perciò gioca un ruolo centrale in tutto ciò che viene prodotto nella comunicazione e nella conseguente percezione del pubblico. La sua funzione è proprio quella di identificare e distinguere il brand, di comunicarne la filosofia e i valori tramite l’elemento visivo. Riuscire a imprimere un concetto, raccontare una storia: questa è la sfida del designer nel 2020.

Il brief per il marchio: analizzare il background

Per progettare una veste grafica idonea, occorre esaminare una serie di variabili e individuare la strategia comunicativa più pertinente da seguire.

I passi fondamentali sono:

  • Analizzare storia e obiettivi per raccontare l’anima dell’azienda.
  • Identificare brand positioning statement e competitors perché collocare il brand in un contesto più ampio aiuta a differenziarlo attraverso proposte innovative anche nel design.
  • Partire dal marchio per puntare sulla brand identity per incrementare la percezione attuale e quella a medio-lungo termine.

Elementi essenziali di design

Per sorprendere, convincere e durare al tempo stesso, un buon marchio dovrebbe avere un elemento visivo e uno memorizzabile.
La parte grafica può includere un pittogramma, disegno stilizzato e facilmente riconoscibile (la mela della Apple), o un logotipo, sigla o nome del brand realizzati con una grafica particolare (la scritta “Disney”). Dal logotipo viene appunto “logo”, che è anche il termine più comune con cui spesso ci si riferisce al marchio nel suo complesso. Di fatto “marchio” e “logo” sono usati frequentemente come sinonimi.
Può inoltre esserci un payoff, breve frase a effetto (“Just do it” per la Nike) che accompagna il marchio.
Non tutti gli elementi sono indispensabili: scegliere di essere rappresentati da un’immagine, piuttosto che da un motto, dipende da come si intende arrivare alle menti (e agli occhi) del pubblico.

Pensare la palette cromatica

Con il marchio aziendale viene trasmesso un messaggio specifico al cliente, facendo leva sulle emozioni. Seppur di fondamentale importanza, per diventare iconico il segno grafico ha bisogno di essere sviluppato con le giuste colorazioni. Basta osservare esempi di successo come McDonald’s per capire il ruolo chiave dei colori: chi non assocerebbe questo brand alla combinazione rosso/giallo?
Che si tratti di stimolare l’appetito o di comunicare una tendenza ecologica, la relazione tra colore ed emozione è fondamentale e va sfruttata al meglio, nel marchio come nella veste grafica.
“Less is more”, dunque una buona palette cromatica funziona meglio se evita il superfluo: troppe nuance confondono. Tuttavia porsi dei limiti significa impedirsi di crescere: non esiste un numero ‘giusto’ di combinazioni possibili, dipende tutto dalla linea che si intende seguire.

Progettare il marchio per i social: gli errori da non commettere

I social network fanno parte della nostra routine quotidiana, con home scrollate in fila dal dentista e giornali online letti davanti a una tazza di caffè.
Per questo anche il marchio deve essere progettato tenendo conto dell’utilizzo social.
Se ben progettato, favorisce non solo la visibilità, ma anche la fidelizzazione: un profilo dall’aspetto professionale, infatti, cattura e tiene alta l’attenzione dei follower.
La maggior parte delle piattaforme richiede, però, un marchio miniaturizzato o ridimensionato. Questo potrebbe creare problemi alla leggibilità del marchio, poiché a causa delle dimensioni ridotte i particolari rischiano di non essere visibili. Perciò, anziché adattare il disegno alla destinazione, è preferibile che sia versatile fin dal progetto. Potrà così essere utilizzato indistintamente su Youtube, Facebook, Instagram, ecc.

Tra online e offline. La coerenza è nell’immagine

Ogni elemento grafico online e offline che si riferisce al brand deve rapportarsi agli altri in maniera armonica ed omogenea: ciò permette di ottenere un look nitido nella percezione del pubblico e uno stile chiaro e fortemente identificativo.
A partire dal marchio, la linea stilistica è progettata per essere seguita in ogni utilizzo. Dal sito web al profilo social, ciascun componente deve mostrare costanza, identità e coerenza nell’utilizzo della palette cromatica, dei font e del marchio stesso.
Un’immagine improvvisata, incoerente o posta male, infatti, non solo limita la visibilità e la conoscibilità del brand, ma, soprattutto, incide negativamente sul profitto reale.

Alle volte si rende necessario un restyling, anche di marchi storici. Succede quando il marchio non è più in linea con l’immagine che il brand vuole dare di sé. E voi, siete sicuri di avere un marchio che comunica efficacemente?

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